La Malva, dal latino Signora molle, è una pianta annuale della famiglia delle Malvacee, originaria della fascia subtropicale e mediterranea, raggiunge il metro di altezza ed è ricoperta da uno strato di peluria. Cresce nei terreni incolti, nelle siepi e nei prati. I fiori e le foglie ricchi di mucillagini, flavonoidi e vitamine venivano già utilizzati in tempi antichi ad uso interno contro le infiammazioni delle vie respiratorie come tosse, gola irritata, catarro bronchiale e per la stitichezza.
L’utilizzo delle mucillagini contenute nei fiori e nelle foglie è un ottimo rimedio per curare l’acidità di stomaco e gastroenteriti.
Per uso esterno vanta proprietà lenitive ed emollienti, impiegata quindi per pelli irritate e in particolare per eritemi solari, ma anche contro foruncoli e piaghe dolenti. In cosmesi per la similarità dei suoi usi viene spesso associata ad altre piante come Camomilla e Aloe per proprietà emollienti; vanta invece proprietà rinfrescanti e disarrossanti se associata al mirtillo e all’amamelide.
Di molteplici e remunerative proprietà la Malva veniva coltivata persino nel giardino dell’imperatore Carlo Magno, per la preparazione di decotti e infusi per la famiglia imperiale.
La malva è da secoli utilizzata anche in cucina, Cicerone e Catone ne erano ghiotti mentre Orazio si ristorava con Malva, cicoria e olive; oggi viene consumata all’ interno di frittate minestroni e di risotti, i giovani getti invece vengono utilizzati sia crudi che cotti in insalate…
E ovviamente in Tenuta non potevamo farcela mancare.