L’assenzio è una pianta perenne, spontanea, molto diffusa e dall’odore molto forte, con proprietà tonica, stimolante, antielmintico, antipiretico ed emmenagogo.
Il decotto e l’infuso vengono utilizzati in caso di febbre e mestruazioni molto dolorose per stimolare l’appetito, aiutare la digestione e insieme all’aglio contro i vermi intestinali.
Da questa pianta si distilla un liquore che nel corso degli ultimi due secoli è stato oggetto di culto, musa ispiratrice di artisti e argomento di discussione sia nei salotti più intellettuali che nelle osterie più sordide, soprannominato come La fée verte la fata verde, con riferimento al colore della bevanda e all’atmosfera ambigua e a volte “magica” in cui si perdevano le persone che ne fruivano.
Sebbene la causa maggiore di absintismo sia la forte gradazione alcolica dell’Assenzio, è bene anche ricordare la presenza del tujone, un alcaloide tossico che si trova all’interno della droga.
Appartiene al genere dell’Artemisia della famiglia delle Composite. Questa pianta è diffusa in Europa, Asia e America del nord, predilige le zone soleggiate ma cresce anche fino ai 1550 metri resistendo a temperature sotto lo zero.
A volte viene anche impiegato per combattere le pulci dei cani e le cocciniglie del giardino, mentre la parte aerea essiccata è un ottimo antitarmico per gli armadi.
Anche noi abbiamo piantato l’Assenzio nel nostro orto e abbiamo provato ad estrarne l’olio essenziale ma purtroppo l’esperimento non è riuscito. Non tutte le ciambelle escono con il buco! Recupereremo l’anno prossimo!